A ciel sereno

“A ciel sereno”, ho scelto queste parole perché nonostante la pioggia che ci ha accompagnati tutto il giorno per me il cielo era azzurrissimo, speciale, il migliore di questi giorni. Tutto è andato bene e credo nel miglior modo in cui potevo aspettarmi.

Nella mattinata abbiamo avuto il privilegio di poter piantare un albero, in una zona di foresta precedentemente deforestata, la magia di tutto questo è che non solo abbiamo aiutato  in qualche modo la popolazione locale che abita in queste zone ma anche noi, la nostra comunità e il nostro paese, il nostro mondo. Non mi sono mai sentita così utile. Per concludere in bellezza la mattinata siamo andati a visitare i bimbi del villaggio vicino, anche se per poco tempo mi hanno riempito il cuore. I loro occhi, avergli strappato un sorriso anche se solo per poco è stata una delle sensazioni più belle mai provate. Ho capito di essere davvero felice in quel momento, rendersene conto è tutta un’altra storia… lo augurerei anche al mio peggior nemico! Non vedo sinceramente l’ora che sia domani, passeremo tutta la mattinata insieme e non aspetto altra sensazione. ALESSIA

Una natura incredibile

Unica! Non c’è altro modo per descrivere la foresta di Maromizaha; un piccolo angolo di mondo in cui l’uomo non ha ancora messo mano (e spero non accada mai). Dentro questa foresta ci sono una moltitudine di specie animali e vegetali veramente spettacolari! Gli alberi sono immensi e sprigionano la loro bellezza svettando a 30 m di altezza da terra; nel sottobosco si può trovare una caotica vegetazione che ti stupisce assumendo un aspetto quasi fiabesco grazie ai magnifici giochi di luce ed ombre, causati dal sole, che colpisce una grande varietà di foglie dalle diverse forme e dimensioni; gli animali, invece, nascondono la loro bellezza a tutti coloro che non prestano la dovuta attenzione, mentre la sprigionano a coloro che sanno cogliere anche i minimi dettagli.

Se penso al fatto che questo è soltanto il primo giorno di esplorazione scoppio di felicità! Sono convinto del fatto che la mia scelta di partecipare a questo cantiere sia stata la migliore fra tutte quello che ho preso! MASSIMO

In viaggio

La giornata di oggi è stata una giornata di viaggio perché ci siamo spostati da Antananarivo ad Andasibe per poi addentrarci nella foresta di Moromizaha dove sto scrivendo questo post.

Il viaggio è durato circa 4 ore durante le quali ho avuto la possibilità di osservare il panorama malgascio e soprattutto notare il contrasto tra la città e la campagna.

Mentre ci allontanavamo dalla città ho visto delle piccole “fabbriche” nel bordo della strada dove venivano fabbricati i mattoni cuocendo la terra in fornaci e mi è sembrato di tornare indietro nel tempo  dove si utilizzavano mezzi più rudimentali per costruire oggetti peer l’edilizia.

Procedendo, lo stile di vita delle persone cambiava a vista d’occhio e potevo vedere delle cave dove la gente scavava con una semplice piccozza a piedi nudi ma sempre con il sorriso stampato in faccia.

Una volta arrivati nel luogo prestabilito per iniziare il nostro cammino e l’avventura all’interno della foresta abbiamo scaricato gli zaini e abbiamo incontrato Razao, la nostra guida che ci avrebbe accompagnato all’interno della foresta insieme ad altri ragazzi che ci hanno aiutato a portare fino al nostro campo base dei borsoni con il materiale che ci sarebbe servito.

Il cammino è durato 45 minuti nei quali ho potuto ascoltare diversi rumori di animali e il magnifico rumore dello scorrere dell’acqua di un ruscello nel quale ci siamo finalmente lavati dopo ben 3 giorni. L’acqua era gelida!

Stasera ci siamo confrontati nella consueta verifica serale. Finalmente attorno ad un vero fuoco che mi era mancato nei giorni scorsi quando eravamo ospiti dalle suore.

Nella verifica di questa sera la mia parola è stata ALLEGRIA.

Ho scelto questa parola perché è stato il sentimento che mi hanno trasmesso due bambini che ci hanno accompagnato oggi nel nostro percorso. Pur facendo fatica a superare alcuni tratti difficili della strada erano sempre sorridenti e pronti a cantare davanti a ogni difficoltà proprio come dovrebbe fare uno scout.

Ovviamente non capivo cosa dicessero perché non conosco la lingua malgascia ma provavo in qualche modo a dialogare con loro e a cantare con loro nonostante qualche mia difficoltà nella strada. Quei momenti passati insieme, quei sorrisi e quegli sguardi mi hanno trasmesso una forte allegria e mi hanno fatto pensare a come fosse bella la loro spensieratezza.

 In Madagascar va tutto bene, ci divertiamo e abbiamo creato una bellissima comunità con la quale mi trovo molto bene; sappiamo scherzare nei momenti felici e trovare la giusta profondità in quelli di riflessione e condivisione.

 VELOMA!!!!

Leonardo S. d