La giornata di oggi è stata
una giornata di viaggio perché ci siamo spostati da Antananarivo ad Andasibe
per poi addentrarci nella foresta di Moromizaha dove sto scrivendo questo post.
Il viaggio è durato circa 4
ore durante le quali ho avuto la possibilità di osservare il panorama malgascio
e soprattutto notare il contrasto tra la città e la campagna.
Mentre ci allontanavamo dalla
città ho visto delle piccole “fabbriche” nel bordo della strada dove venivano fabbricati
i mattoni cuocendo la terra in fornaci e mi è sembrato di tornare indietro nel
tempo dove si utilizzavano mezzi più
rudimentali per costruire oggetti peer l’edilizia.
Procedendo, lo stile di vita
delle persone cambiava a vista d’occhio e potevo vedere delle cave dove la
gente scavava con una semplice piccozza a piedi nudi ma sempre con il sorriso
stampato in faccia.
Una volta arrivati nel luogo
prestabilito per iniziare il nostro cammino e l’avventura all’interno della
foresta abbiamo scaricato gli zaini e abbiamo incontrato Razao, la nostra guida
che ci avrebbe accompagnato all’interno della foresta insieme ad altri ragazzi
che ci hanno aiutato a portare fino al nostro campo base dei borsoni con il
materiale che ci sarebbe servito.
Il cammino è durato 45 minuti
nei quali ho potuto ascoltare diversi rumori di animali e il magnifico rumore
dello scorrere dell’acqua di un ruscello nel quale ci siamo finalmente lavati
dopo ben 3 giorni. L’acqua era gelida!
Stasera ci siamo confrontati
nella consueta verifica serale. Finalmente attorno ad un vero fuoco che mi era
mancato nei giorni scorsi quando eravamo ospiti dalle suore.
Nella verifica di questa sera
la mia parola è stata ALLEGRIA.
Ho scelto questa parola perché
è stato il sentimento che mi hanno trasmesso due bambini che ci hanno
accompagnato oggi nel nostro percorso. Pur facendo fatica a superare alcuni
tratti difficili della strada erano sempre sorridenti e pronti a cantare
davanti a ogni difficoltà proprio come dovrebbe fare uno scout.
Ovviamente non capivo cosa dicessero
perché non conosco la lingua malgascia ma provavo in qualche modo a dialogare
con loro e a cantare con loro nonostante qualche mia difficoltà nella strada. Quei
momenti passati insieme, quei sorrisi e quegli sguardi mi hanno trasmesso una
forte allegria e mi hanno fatto pensare a come fosse bella la loro
spensieratezza.
In Madagascar va tutto bene, ci divertiamo e
abbiamo creato una bellissima comunità con la quale mi trovo molto bene; sappiamo
scherzare nei momenti felici e trovare la giusta profondità in quelli di
riflessione e condivisione.
VELOMA!!!!
Leonardo S.
d